venerdì 22 maggio 2009

Ultimamente ho avuto un breve periodo di vacanza forzata, a causa del rinnovo del contratto di lavoro ( ebbene sono una precaria anch'io ), e oltre a studiare per l'università ho letto due romanzi, che consiglio entrambi: il primo è la Certosa di Parma di Stendhal e il secondo è I cani e i lupi di Iréne Némirovsky.

Comprendo che sul primo mi si possa fare la facile obiezione che è un classico della letteratura e per di più forse il più grande capolavoro di Stendhal ( dopo Il rosso e il nero ), quindi è un romanzo che dovrebbe essere nella biblioteca di tutti, ma io non sono così pedante, quindi scrivo che andrebbe letto semplicemente perchè è un bel libro! Si legge di getto, nonostante la voluminosità, è un'avventura ricca di colpi di scena, i personaggi sono tutti interessanti e nobili, anche quelli che vengono indicati dall'autore quali pusillanimi ( come il principe di Parma ) rivelano avere delle qualità che li rendono affascinanti. In conclusione devo dire che è una piacevolissima lettura per accompagnare una vacanza.

L'altro libro mi è stato regalato e ringrazio molto la mia amica per il pensiero, è stato apprezzato! Sulle prime sembra un po' come La famiglia Moskat di Isaac B. Singer ( casualmente quest'autore porta lo stesso cognome della protagonista ), quindi la storia di una famiglia di ebrei dell'Est che vivono nei pressi di un quartiere-ghetto in un Europa dell'Est dove segregazione e pogrom erano comunemente praticati già molto prima del nazionalsocialismo; leggendolo mi sono resa conto che la forza di questo romanzo è nel realismo con cui la protagonista descrive il suo popolo, pregi e difetti vengono analizzati con ironia, anzi con autoironia, e penetrati con umanità e grazia narrativa.
Un romanzo veramente molto delicato e a tratti commovente.

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